“Quando saremo arrivati al termine della costruzione europea, perché siamo ancora dentro un cantiere e dobbiamo mandarlo avanti, dobbiamo scriverci un bel cartello ‘Lavori in corso’; quando alla fine la costruzione europea sarà terminata e tanti muri saranno crollati, e tanto spirito nazionalista svanirà per far emergere quanto è bello sentirsi italiani, ma senza questo spirito nazionalista che ti fa essere separato e diverso e diviso dagli altri, cosa ci sarà alla fine? Ci sarà che l’Europa saranno le nostre città. [...] E saprà da che punto prendere il mondo e aiutarlo a crescere. E a vivere in pace”.
17 rintocchi della Basilica di Santa Croce hanno aperto la manifestazione per la pace in Ucraina all’Istituto Superiore Scientifico e Tecnico di Orvieto, seguiti dalle parole di David Sassoli, pronunciate nel 2019 a Firenze in occasione di un Consiglio comunale straordinario. Non c’era migliore occasione di riunire tutti gli studenti in assemblea se non per riflettere su quello che sta succedendo intorno a noi.
La situazione in Ucraina ci ha trovati in buona parte impreparati sia ai fatti, sia a comprenderne le motivazioni. I media in questo momento stanno diffondendo moltissime informazioni tutte in una volta e spesso ci si trova disorientati. E allora ci siamo fermati e, con i nostri professori, abbiamo studiato le carte, selezionato articoli, estrapolato dati. Ci siamo confrontati e abbiamo cercato soluzioni e alternative possibili. E ci siamo chiesti: “E ora cosa possiamo fare?”
L’unica via per lottare contro le ingiustizie è dare concretezza alla solidarietà e scorgere, in questi momenti così tragici, gli elementi di un mutualismo che è necessario. Per questo abbiamo accolto la proposta di coopeazione del segretario generale di Cittaslow International Pier Giorgio Oliveti e abbiamo iniziato a raccogliere offerte da inviare a una Scuola in lingua Ucraina che si trova nella cittadina di Górowo Iławeckieal, al confine tra Polonia e Ucraina, e che in questi giorni ha più che raddoppiato il numero di studenti frequentanti, accogliendo tantissimi bambini molti dei quali hanno visto le proprie scuole distrutte e le proprie famiglie dividersi.
Durante la prima parte dell’assemblea studentesca ci siamo divisi in gruppi misti guidati da chairperson (studenti facilitatori), ci siamo confrontati e abbiamo discusso di quello che sta accadendo intorno a noi. Successivamente nei laboratori abbiamo realizzato dei cartelloni, che sono stati appesi a un filo e presentati in plenaria.
“La guerra: un massacro di gente che non si conosce, per gli interessi di gente che si conosce, ma non si massacra.”
“Se la Russia smette di combattere, è finita la guerra. Se l’Ucraina smette di combattere, è finita l’Ucraina.”
“L’umanità deve mettere fine alla guerra, o la guerra metterà fine all’Ucraina.”
“Le sanzioni attuate nei confronti della Russia colpiscono davvero il Capo di Stato Putin o stiamo solo emarginando un popolo sottomesso al loro dittatore?”
“E mentre marciavi con l’anima in spalle vedesti un uomo in fondo alla valle che aveva il tuo stesso identico umore ma la divisa di un altro colore.” (-F. De André)
“L’Europa cerca giustamente di darsi una politica e una moneta comuni, ma ha bisogno soprattutto di un’anima.”
“L’indifferenza è il veleno del nostro futuro.”
Video di Filippo Ciolfi