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Seminario per una buona scuola

Aula Magna del Liceo Majorana Lunedì 27 Ottobre 2014 -h. 14:30 

Il Programma   Il documento approvato dai partecipanti

Lungo l’arco di qualche decennio una vera e propria rivoluzione ha cambiato i saperi e le modalità della loro formazione e trasmissione, e con ciò anche i modi e i tempi dell’apprendimento, di fatto mettendo in discussione l’organizzazione dei curricoli, la funzione dell’insegnante, la struttura, il ruolo e il senso stesso del sistema scuola. Perciò una scuola come quella tradizionale, trasmissiva, ripetitiva, burocratica e spersonalizzata, nella realtà che già c’è e a maggior ragione in quella che ci sarà, è semplicemente un non senso.

Sappiamo bene che questa scuola del non senso, che si allontana dal mondo reale, esiste ed è diffusa, ma bisogna riconoscere che esistono anche esperienze e spinte che vanno in direzione contraria. Anche in Umbria. Da qui l’esigenza, manifestata tempo fa da un gruppo di dirigenti e docenti della nostra regione, di un confronto non sporadico e non occasionale sui processi di innovazione possibile, a cui come ADi Umbria abbiamo pensato di dare avvio con l’iniziativa di un seminario breve. Ci sembrava urgente dire che la cultura del cambiamento esige anzitutto una scelta: accettare la responsabilità di navigare in mare aperto, cioè avere il coraggio di rinunciare alla protezione delle quattro mura, dei testi preconfezionati e dei metodi di trasmissione aridamente sequenziali. Pensare dunque la scuola come OpenSchool, le cui parole calde Open space e Open book possono ben indicare come tra i diversi attori – insegnanti, studenti, soggetti sociali, strutture fisiche – si possa cogliere l’opportunità di scrivere insieme, giorno per giorno, un libro vivo, sempre nuovo, sempre attuale, sempre personale. È in questo contesto di ragionamenti che è intervenuta la pubblicazione del documento “La buona scuola” del Governo Renzi, con la connessa possibilità di un’attiva e propositiva discussione nel merito delle valutazioni e delle proposte che esso contiene. Il seminario già progettato diventa ora perciò oggettivamente l’occasione da non perdere per inserirci nel dibattito nazionale sulla scuola che vogliamo. Ci consente non solo di dire la nostra in generale, ma anche di inquadrare le tematiche che l’avevano generato nel contesto delle prospettive di riforma. Di qui la struttura del programma. Un contributo in stile ADi.