cartelloneAnche quest'anno il nostro Istituto ha ospitato il Linux Day, la manifestazione nazionale che vede organizzare, contemporaneamente in moltissime città italiane, seminari e laboratori volti alla diffusione della galassia Linux, che comprende non solo il celebre Sistema Operativo, ma più in generale tutto il software libero e Open Source. Il nostro Liceo ha adottato da almeno dieci anni la filosofia del software libero,

retrofino ad arrivare, quattro anni fa, a passare interamente a sistemi Linux (Debian e Ubuntu) per tutti i computer votati alla didattica, oltre un centinaio, e per tutti i server che gestiscono l'autenticazione degli utenti, l'accesso a internet e alla LAN. E' quindi del tutto naturale la collaborazione con il Orvieto LUG, il Linux User Group della nostra città, di cui ricordiamo i primi passi, quando i suoi fondatori si cimentavano con i primi sistemi linux al Liceo Majorana. L'edizione di quest'anno ha visto una importante novità: per la prima volta un gruppo dei nostri studenti più grandi ha potuto partecipare ai lavori sotto la forma dell'Alternanza Scuola Lavoro. Ma, oltre ai nostri studenti, lab1si è vista la presenza di quasi cento studenti dell'Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi, che hanno alternato, divisi in gruppi, la presenza ai seminari e le attività di laboratorio: CoderDojo, la palestra del programmatore, in cui Leonardo Picchiami e Fabio Fabbretti di OrvietoLinux hanno guidato i ragazzi a creare un videogioco con Scratch!, un linguaggio di programmazione adatto a muovere i primissimi passi.

 

linuxday2017L'edizione 2017 aveva come tema centrale quello, assai d'attualità, della sicurezza informatica. Dopo i saluti istituzionali, i primi seminari, a cura di Daniele Pezzato della Ergonet e Valerio Burla di Engineering, hanno spiegato in modo semplice ma efficace quali sono i punti di forza del sistema operativo Linux, che lo fa preferire per tutti gli ambiti nei quali la sicurezza, ma anche la velocità,  sono importanti. Basti pensare che i server che mandano avanti internet, sia per il web che per lo scambio di mail e di file, sono basati su Linux per oltre il 95%, e che dei primi 500 supercomputer al mondo per velocità, gli unici due "non linux" si trovano ai posti 493 e 494. Del resto la Nasa utilizza quasi solo software libero e, dal 2013, tutti i laptop della Stazione Spaziale Internazionale montano Debian, la stessa distribuzione Linux che abbiamo noi a scuola!

I lavori sono proseguiti con Andrea Draghetti, di D3Lab, che ha mostrato con un avvincente filmato come le nostre abituali navigazioni inneschino a nostra insaputa il tracciamento di tutto quello che visitiamo, e di come queste informazioni vengano condivise in una manciata di secondi con decine o centinaia di altri server, che saranno così in grado di bombardarci con annunci pubblicitari tagliati su misura su di noi. Draghetti ha proseguito mostrandoci come introducendo un semplice raspberry o una macchina linux con montato PiHole si riesca a bloccare completamente queto tracciamento. emilioIl pubblico, anche quello dei giovanissimi, ha seguito con il fiato sospeso e sono stat numerosissime le domande al termine. E' stata poi la volta di Elena Sassara, di Web Marketing Lazio, che è riuscita a trovare il taglio giusto per parlare con i ragazzi di Social consapevole, cioè dell'utilizzo consapevole di Facebook, Twitter, WhatsApp, Telegram, Instagram, Snapchat. L'intervento conclusivo è stato quello del nostro Prof. Emilio Giuffrida,

che ha introdotto il lavoro dei due
studenti Diego Mocetti e Edoardo Ermini, della 5° Scienze Applicate, che hanno realizzato un sismografo programmando un Arduino in Python, sotto la guida dello stesso Giuffrida per l'aspetto informatico e del Prof. Biancalana per quello fisico. I due bravissimi studenti non erano presenti perché in viaggio d'istruzione in Andalusia, ma avevano preparato un ottimo video di presentazione del loro lavoro, e lo scroscio di applausi in sala lo hanno ricevuto ugualmente, attraverso lo smartphone del loro Prof.

 

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