Quello del traduttore non è un lavoro per tutti. Il traduttore negozia significati, fa continui compromessi, mercanteggia in parole per selezionare le più adeguate. Trovare il giusto corrispettivo di un’espressione o una parola in una lingua straniera non è quasi mai facile.
Umberto Eco sosteneva che non è possibile essere un buon traduttore se non si è anche un buon traditore, perché per fare una buona traduzione bisogna conoscere intimamente la cultura della lingua sorgente per riuscire a restituirla in tutte le sue sfumature nella cultura di arrivo e nella lingua di arrivo. Tradurre significa quindi padroneggiare una lingua, riuscire a conquistarla e mettersi nei panni di un’intera cultura per abbracciare e accogliere l’Altro. La domanda che ogni traduttore si pone, giorno dopo giorno, è: come faccio a rendere bene il messaggio che mi trovo a tradurre? Questo perché il presupposto da cui partire è sempre lo stesso: una buona traduzione dovrebbe avere sul lettore lo stesso impatto che il testo originale ha sui lettori della lingua sorgente.
Alcuni alunni della classe 4L3 in questo a.s. 2023/24 hanno partecipato al Concorso Juvenes Translatores dell’Unione Europea, rivolto ai giovani che vogliono intraprendere la professione del traduttore. La direzione generale della Traduzione della Commissione europea (DG Traduzione) organizza questo concorso online per le scuole secondarie dell'Unione europea già da diverso tempo. Molti specialisti della traduzione in tutte le lingue hanno supportato questi ragazzi con un incontro online che si è tenuto nel mese di ottobre. Durante l’incontro, gli specialisti hanno raccontato ai ragazzi cosa fa un traduttore illustrando loro le metodologie di questo splendido lavoro e poi hanno corretto alcune traduzioni dei precedenti concorsi che erano state svolte dai ragazzi.
La proposta a partecipare a questo concorso è partita dall’ insegnante di lingua francese, la prof.ssa Fernanda Carloni, che ha selezionato 11 tra studenti e studentesse della classe 4L3 Esabac interessati a questa specialità e li ha preparati a questa competenza specifica. Oltre alle competenze linguistiche, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di sviluppare competenze tecniche legate alla traduzione oltre che sviluppare e tenere allenate le loro competenze multilinguistiche.
L’esperienza è stata veramente formativa. Le studentesse e gli studenti sono entrati subito nel ruolo del traduttore attento e selettivo nell’analizzare espressioni della lingua di partenza trovandone altre che potessero dare lo stesso significato ed effetto nella lingua di arrivo. I ragazzi hanno trovato l’esperienza davvero appassionante. Nel giorno del concorso, che si è tenuto alla fine di novembre, hanno svolto con professionalità la prova di traduzione che è stata loro fornita online e hanno poi inviato il loro lavoro.
Dopo una prima selezione positiva per questi partecipanti, i traduttori europei hanno fatto un sorteggio che avrebbe potuto dare loro la possibilità di visitare Bruxelles e le istituzioni europee, ma purtroppo la sorte non li ha favoriti. Nonostante ciò, il gruppo dell’I.I.S. Majorana-Maitani è stato talmente apprezzato da essere l’unico a ricevere un piccolo riconoscimento di appartenenza alla categoria. I ragazzi e le ragazze hanno infatti ricevuto una serie di magliette colorate con il simbolo dei traduttori europei.
Bravi ragazzi! Complimenti a voi, e tutti pronti per un’altra sfida.