3Nella mattinata di venerdì 15 Marzo presso la Sala Consiliare del Comune di Orvieto un centinaio di ragazzi delle Scuole Superiori, che hanno lavorato sodo in questi mesi nell’ambito del progetto Cantieri di Narrazione Identitaria, ideato dal giornalista e scrittore Emilio Casallini e promosso dall’associazione Cantiere Orvieto, hanno presentato i propri lavori. Una gara per affidare ai ragazzi e futuri cittadini le chiavi della narrazione della nostra terra. Trenta i progetti presentati, esposti di fronte ad una giuria.

 

Il Liceo Scientifico “E. Majorana” si è aggiudicato il primo posto (ex aequo con un lavoro presentato da una classe del Liceo Artistico) con due progetti separati, ma interconnessi, un grande lavoro di squadra, che ha visto protagonisti gli studenti di un Laboratorio elettivo a classi aperte del biennio di matematica, curato dalle prof.sse Laurenti e Cecca e due classi la 3L2 e la 4SAL, a cura delle prof.sse Ridolfi e Ruina. L’idea è piaciuta alla giuria e la Giunta Comunale ha assicurato la sua effettiva realizzazione insieme agli atri progetti presentati con grande entusiasmo dagli studenti delle due scuole.

Tre le proposte, intrecciate tra loro, presentate dall’Istituto Scientifico e Tecnico di Orvieto: 1)“Orvieto e la matematica”; 2)“Orvieto e i luoghi del cuore”; 3) “Un impianto natatorio coperto” pensate per spostare l’attenzione di chi sta dentro, ma anche di chi viene da fuori nella parte sottostante la Rupe per poi condurlo sopra fino al cuore della città.
Il terzo progetto presentato dalla classe 3 Cat del Geometri, da un’idea di Stefan Alin Archip (ex alunno, uscito due anni fa) diretti dal prof. Santini, riguarda la riqualificazione di un’area del Parco fluviale del Paglia, in prossimità dell’Istituto. Sebbene questo progetto non sia risultato fattibile per la giuria, almeno per ora, per l’onerosa spesa prevista, la sua idea ha avuto delle ripercussioni positive sugli altri due progetti, risultati, invece, vincenti.

“Orvieto e la matematica&Orvieto e i luoghi del cuore” due progetti pensati con l’obiettivo di costruire itinerari al servizio di un turismo slow visto con occhi diversi. Qui si può vedere la presentazione

1Abbiamo selezionato, annotato e catalogato” dicono i ragazzi e le ragazze coinvolti nel progetto, “angoli insoliti, bellezze e attrazioni della nostra città sopra e sotto la Rupe, utilizzando la ragione matematica e il suo contrario i cinque sensi al fine di offrire un’esperienza unica al viaggiatore, a partire dal nostro più caro luogo del cuore: il Liceo Ettore Majorana”.

“Un progetto che ci ha permesso”, ci tengono a dire gli studenti, “di capire che il futuro della nostra città è nelle nostre mani e che la chiave del successo sta nel fare rete, nel dare voce al territorio, a chi vi transita, a chi ci lavora e a chi ci vive. Grazie a questa indagine abbiamo avuto la possibilità di riappropriarci della nostra cultura, cioè di ciò che rende Orvieto un posto unico. Fin dall’inizio è stato chiaro il bisogno di lasciare alle spalle la concezione del bene comune come la somma di beni individuali e ci siamo appropriati di un nuovo senso di coesione sociale e di confronto”.

L’itinerario parte dal Liceo Ettore Majorana, si snoda attraverso una rete sentieristica ciclopedonale nella zona cosiddetta dei laghetti (zona oggetto di interventi di riqualificazione dopo l’alluvione del 2012) fino ad arrivare alla 2funicolare, che collega, a sua volta, la Stazione a valle al centro storico della città, Piazza Cahen che è un altro luogo del cuore. L’itinerario poi continua in giro per la città prevedendo delle tappe in altri luoghi considerati del cuore. Ogni luogo evidenziato è corredato nella mappa da un link di approfondimento con brevi video: narrazioni, interviste e curiosità costruite con l’obiettivo di suscitare l’interesse del viaggiatore.

Ma la proposta avanzata al Comune di Orvieto, che ha acquistato più favori, è stata quella di mettere a disposizione delle RASTRELLIERE davanti al Liceo e poi in giro per la città sotto e sopra la Rupe per affittare bici a pedali o elettriche e permettere così al turista di praticare sport e di girare pedalando alla scoperta del territorio.

“Questa proposta” continuano i ragazzi e le ragazze, “ha del potenziale per risolvere al tempo stesso problemi di varia natura: di salute, di smog e perché no? anche di parcheggio e al tempo stesso è anche un modo per fare cassa”. E poi continuano dicendo che oggi il sistema del bike sharing sta avendo molto successo all’estero, ma anche in molte città italiane. Un sistema che trova la sua forza nella tecnologia: l’idea è di collegare le bici a delle 3App per smartphone con un sistema di sbloccaggio attraverso codici nelle applicazioni dei telefonini e così si potrà montare in sella in qualunque punto della città.
“Le startup” concludono “non solo permetterebbero al Comune di fare soldi, ma darebbero la possibilità di creare dei posti di lavoro”.

IL CICLOSTILE, partner del progetto, ha appoggiato e sposato fin da subito questa idea.

 

Altro luogo del cuore è la piccola sala cinematografica, dal nome evocativo: la vecchia carrozza, allestita nella motrice della funicolare restaurata. Gestito dall’associazione SPAZIONAUTA.

IL VIAGGIO CONTINUA ATTRAVERSO LA FUNICOLARE
“E ci sono due opzioni possibili”ci fanno sapere gli studenti: “posare la bici nella rastrelliera messa a disposizione, oppure prendere la funicolare montando sopra con la bici”. E anche in questo caso, non hanno perso l’occasione per chiedere, con l’intercessione del Comune, alla FUNICOLARE, o meglio, alla Società di trasporto che la 4gestisce, uno sconto per permettere di salire al viaggiatore gratuitamente con la bici e incentivare così il suo uso.

Arrivati a Piazza Cahen, la mappa evidenzia altri due luoghi visti con gli occhi della MATEMATICA: il Pozzo di San Patrizio e Il Tempio del Belvedere.

Il viaggio continua passando per la Gonfaloniera fino all’area bambini, dove si ipotizza un’altra rastrelliera per poter lasciare le BICI e continuare a piedi il percorso.
A piazza del Popolo con IL MERCATO, per poi continuare lungo il Corso con due proposte golose: LA RUSTICA di MOSCATELLI e LA TORTA AL SEMOLINO di MONTANUCCI.
Ed infine ultima tappa al DUOMO visto con gli occhi della matematica, e poi con quelli del cuore (CAPPELLA DEL CORPORALE e CAPPELLA DI SAN BRIZIO).
E alla domanda : “dove verrà pubblicata la mappa con gli itinerari?” I ragazzi rispondono “sicuramente nelle pagine facebook e instagram dei luoghi del cuore evidenziati nella mappa, nel sito della scuola, nel sito “Cammina Cammina”, Itinerari nel territorio orvietano, gestito dall’associazione sportiva dilettantistica scolastica Ettore Majorana. Nei siti turistici orvietani già esistenti: Ufficio del Turismo, inOrvieto, Orvietoviva etc.”

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E a conclusione lanciano una grande sfida, per richiamare ed accogliere gente in città, ai commercianti e ai tanti locali che si vorranno unire a loro, uscendo dallo spazio abituale e promuovendo iniziative. Loro si dicono ben certi che l’essere parte di una squadra si è dimostrata la carta vincente. E in una giornata particolare come quella di venerdì scorso, mentre fuori dalle stanze del Comune si manifestava per il clima attraverso le vie della città, gli studenti e le studentesse hanno affermato con fermezza la volontà di dare il loro appoggio e seguire l’esempio di Greta, unendosi alla grande mobilitazione. “A fine maggio metteremo in pratica il nostro itinerario, siete tutti invitati, a piedi o ancora meglio in sella ad una bici”.