Chi dice che la cultura antica non sia affascinante? Le classi quarte del Liceo Majorana sono partite alla volta del Peloponneso, per il Festival della Filosofia in Magna Grecia (FFMG), appuntamento al quale il nostro istituto partecipa da tantissimi anni e che non smette mai di stupire.
Partecipare al FFMG significa intraprendere un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, tra antiche rovine e dialoghi contemporanei che ispirano il pensiero critico e la creatività. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di esplorare i limiti del pensiero 
umano attraverso coinvolgenti dialoghi con un professore universitario. Attraverso laboratori pratici che integrano teatro, suono, movimento e molto altro, hanno potuto trasformare tante idee astratte in azioni concrete.
Infatti, durante i laboratori, hanno avuto modo di esprimere attraverso le loro capacità la loro idea di ‘philia’, producendo spettacoli teatrali e interventi radiofonici che hanno mostrato quanto questo tema sia affascinante.
Passeggiando tra i siti storici di quella che fu la Grecia classica, hanno visto la filosofia prendere vita sotto il proprio sguardo, poiché le antiche strade sono diventate un palcoscenico di riflessione e teatro. Il Festival è più di una semplice celebrazione delle idee del passato: è un'opportunità per le nuove generazioni di coltivare il pensiero critico, la creatività e il dialogo umano.
Il festival esplora ogni anno un tema diverso. In questa edizione gli studenti si sono chiesti: "cos'è la philia?" Insieme a ‘storge’, ‘agape’ ed ‘eros’, ‘philia’ è una delle quattro parole che in greco antico danno significato alle diverse sfumature dell’amore. Nell'etica nicomachea di Aristotele, la parola ‘philia’ è tradotta come ‘amicizia’ o ‘affetto’.
I nostri ragazzi si sono interrogati sui diversi significati e le diverse interpretazioni attraverso le passeggiate filosofico-teatrali a Delphi, Atene ed Epidauro, hanno ascoltato oltre alle parole dell’etica aristotelicalica, quelle della Pizia di Apollo, delle orazioni di Cicerone, del profeta Zarathustra di Nietsche, in rappresentazioni teatrali, che si sono svolte interamente in lingua inglese.
A questo sono andati ad aggiungersi la bottega dell'empatia, curata dal professor Salvatore Ferrara, che ha illuminato gli animi di studenti e docenti, accompagnati e aiutati nella riflessione da un tramonto che ha lasciato tutti senza fiato dall’emozione.
I docenti accompagnatori delle scuole partecipanti hanno avuto modo di interagire in un laboratorio di filosofia pratica nella suggestiva cornice dell’antica Corinto del Lago Blu e del Tempio di Hera.
L’esperienza del FFMG in Grecia ha contribuito ad accrescere la consapevolezza di tutti i partecipanti, studenti e docenti, stimolando un dibattito interiore che è stato poi esternato insieme a Massimo Bonazzi dell'Università di Bologna.
In questa occasione davvero unica, le illuminanti riflessioni del professor Bonazzi e la curiosità dei nostri ragazzi si sono unite in quello che è risultato un vero dialogo maieutico, proprio come facevano i greci.
‘Unanime’, evento conclusivo di restituzione del lavoro svolto, ha rappresentato l’occasione ideale per salutarci tutti in un abbraccio collettivo straripante di calore, affetto e emozione e commozione.
Il Festival della Filosofia in Magna Grecia ha sicuramente lasciato un’ impronta importante nei ragazzi, tornati in Italia più sicuri delle proprie capacità e determinati a inseguire i loro sogni.
