Questo il titolo dello spettacolo teatrale messo in scena al Mancinelli di Orvieto che, il 13 aprile, ha avuto come pubblico alcuni studenti dell’orvietano, tra cui la classe 4 ST del nostro Liceo.
Una riflessione sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro che prende spunto da due fatti di cronaca datati 2009:
“Uno studente decide di suicidarsi presso la stazione della metro di Roma Tiburtina” e
“Un operaio muore scivolando in un dirupo nel tratto ferroviario Roma-Napoli”.
Breve ma d’impatto, la rappresentazione affronta un tema scottante e attuale.
In scena due soli attori: uno studente che non ha fiducia nel futuro e l’anima di un operaio morto sul posto di lavoro.
E’ possibile rischiare la vita per lavorare?
Dov’è Dio in questo mondo che ne avrebbe tanto bisogno?
Nessun elemento scenografico; il pubblico, posizionato sul palco, fa da cornice agli attori che, immersi in un gioco di luci, esprimono i propri dubbi e sfogano la propria rabbia.
Lo spettacolo si conclude con un toccante monologo dell’operaio: non potrà più esserci per i suoi cari, resterà solo il suo ricordo, a causa di un sistema che non offre garanzie, a cui non importa della vita di un lavoratore, in un mondo dove il lavoro è tutto.
Alessandra Giubilei, 4ST