Giugno 2009, festa della scuola di fine anno: gli studenti della "gloriosa" 5L, la classe che aveva dato un grande contributo al Progetto Gikomero, mandando anche il suo rappresentante Damiano Di Carlo in missione in Rwanda, salgono sul palco per passare il Gorillino alla attuale 3L.
Il Gorillino è un gorilla di montagna, quelli di "Gorilla nella nebbia" di Dian Fossey per intenderci, animale simbolo del Rwanda. E' un lavoro di ricamo di un'associazione di vedove del genocidio, donato al Liceo Majorana dal Direttore della Ecole Sécondaire Prudence Kanyamibwa, che le classi che seguono il gemellaggio si tramandano come testimone, scrivendo ogni volta i loro nomi sul retro.Ebbene la Terza Elle, dove la L sta per indirizzo linguistico, sta superando se stessa nell'entusiasmo dimostrato sin dall'inizio di questo anno scolastico. Sotto la guida del Prof. Vecchio, insegnante di Inglese, e del Prof. De Ninno, "babbo" del Progetto, gli studenti hanno visto alcuni film sulla storia del Rwanda, tra cui la trasposizione del libro "Shaking hands with the devil" del generale Dallaire che comandava la missione ONU durante il genocidio, un magnifico lavoro purtroppo non doppiato in italiano. Qualche incontro di ulteriore informazione e di dibattito, e subito sono partiti sui due versanti che li accompagneranno per tre anni: lo scambio culturale e il reperimento di risorse.
Per il primo aspetto si è stabilito di sperimentare una strada diversa dal passato: piuttosto che stabilire delle corrispondenze individuali via email, si vuole provare a utilizzare un gruppo di discussione, cioè una sorta di forum in cui per ogni argomento si possono "infilare" gli interventi di tutti i partecipanti. Si è iniziato dalle basi, cioè fare in modo che tutti sappiano usare questo strumento, e vista la gran quantità di auguri di Natale e per l'Anno Nuovo già presenti sul gruppo di discussione si può dire che l'obiettivo è raggiunto per la parte orvietana. Per quanto riguarda i compagni di Gikomero i tempi sono più lunghi, a causa del diverso calendario scolastico: in Rwanda, come spesso nell'Africa Equatoriale, le lezioni finiscono a ottobre per permettere lo svolgimento degli esami, una prova nazionale estremamente seria e difficile, che costituisce uno sbarramento per il proseguimento degli studi. Dopo iniziano le grandi vacanze, che coincidono con il periodo delle grandi piogge in cui tutti gli studenti tornano nei villaggi natali per dare una mano con l'agricoltura (a dire il vero anche gli insegnanti!). Il nuovo anno scolastico inizia normalmente dopo la Befana. Quest'anno però, abbiamo appena saputo, l'inizio è slittato alla prima settimana di febbraio. Il motivo è che tutti gli insegnanti del Paese sono impegnati in un corso intensivo di lingua inglese: nel '99 il governo Kagame ha decretato di sostituire il francese con l'inglese come lingua di insegnamento di tutte le materie nelle scuole superiori, mentre nello stesso tempo chiedeva di entrare nel Commonwealth. Chiaro che, dopo un secolo di scuola in francese, gli insegnanti rwandesi si trovano in difficoltà, ma i passi in avanti giganteschi fatti dal Paese dopo il '94 fanno pensare che potrebbero farcela abbastanza in fretta. Certo sono rimasti delusi gli insegnanti di francese, come il nostro collega Maganya, che per anni ha lavorato come espatriato nella scuola di Gikomero, facendo progredire gli studenti grazie al suo impeccabile francese letterario, e che da quest'anno non ha più abbastanza ore di insegnamento e si è rassegnato a tornare al paese natale Bukavu, nel sud del Kivu. In conclusione, aspettiamo i compagni di Gikomero per iniziare le presentazioni personali, e passare poi a costruire pian piano, in punta di piedi, un terreno comune di scambio di esperienze, gioie e dolori. Naturalmente... in inglese!
Per il secondo aspetto delle attività della Terza Elle basti dire le varie attività di sensibilizzazione, tra cui l'offerta di centrotavola natalizi e l'organizzazione di tornei sportivi, hanno fruttato contributi volontari degli studenti e delle famiglie per quasi 1600 €! E bisogna aggiungere che la vitalità del progetto è dimostrata dal fatto che subito dopo Natale anche la Scuola Primaria Orvieto Capoluogo, nei suoi due plessi di P.zza Marconi e di Sferracavallo, ci ha comunicato che i genitori avevano raccolto un contributo per il progetto. Ora siamo pronti non solo a pagare la bolletta di internet per il 2010, ma anche a garantire il proseguimento dei contributi allo studio con cui aiutiamo i corrispondenti a pagare gli studi.