peer8 20221007Dalla parte dei Peer

Chi può dimenticare il primo giorno di scuola, quelle sensazioni, quello strano vuoto, senti insorgere nella mente una preoccupazione, un’ansia, provi disagio e somatizzi subito nello stomaco.

Ti senti triste e felice al tempo stesso, vorresti piangere, urlare, strillare e allora cerchi uno sguardo amico che ti fa sentire bene solo provvisoriamente, nessuno è quello giusto. Capita anche che l’occhio amico non sia presente, e che ci si ritrovi completamente soli e spaesati in un ambiente sconosciuto, del quale non abbiamo mai fatto parte e che diventerà da lì a poco la nostra quotidianità.

peer2 20221007È proprio per le mille emozioni contrastanti che provoca il primo giorno di scuola che il gruppo Peer Education ha deciso di cominciare l’anno scolastico cercando di aiutare i nuovi studenti nell’approcciarsi con più serenità a un nuovo capitolo della loro vita. Il principale scopo delle attività organizzate dal gruppo Peer è quello di far trasparire la presenza di un ambiente fondato sul benessere degli studenti.

peer6 20221007L’espressione inglese 'peer education', ovvero 'educazione tra pari', indica il passaggio di conoscenze, emozioni ed esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status. Si tratta di un intervento che mette in moto un processo di comunicazione caratterizzato dalla sintonia tra i soggetti coinvolti. Segna una rottura con i modelli tradizionali centrati sulla figura dell’adulto esperto e competente e offre la possibilità di promuovere il protagonismo dei ragazzi.

peer1 20221007Il compito del Peer nel gruppo è proprio quello di creare un clima positivo e di favorire l’espressione di tutti, diventano riferimento per eventuali bisogni, domande e informazioni, oltre che un modello per i coetanei, per questo ci siamo messi in gioco fin dal primo giorno di scuola per garantire ai nuovi arrivati di sentirsi parte di una nuova comunità.

Giulia, Livia e Noemi

 

 

Dalla parte dei nuovi arrivati e delle nuove arrivate

peer5 20221007Noi ragazzi delle classi prime dell'istituto Majorana-Maitani  di Orvieto quest'anno, come forse saprete, abbiamo iniziato una nuova avventura nel contesto scolastico e tutti sanno che l'inizio del primo anno è sempre un momento complicato. Soprattutto chi si trova in una classe nuova i primi giorni e le prime settimane, quando ancora non conosce nessuno, ha grosse difficoltà.

peer7 20221007Per noi è stato un po’ diverso grazie alle attività della peer education, che sono organizzate da alcuni alunni delle classi del triennio e servono per far integrare gli studenti nella propria classe e far socializzare tutti gli uni con gli altri. Le attività fanno anche conoscere alcune cose della scuola, come per esempio il regolamento d’Istituto. 

Noi ragazzi del primo, durante la prima settimana di scuola a settembre abbiamo fatto molte uscite nel territorio, e queste attività sono state davvero importanti per fare conoscenza con gli altri compagni. Con le altre classi prime abbiamo partecipato a diverse uscite come quella al Po' Grosso, un'escursione nella zona del Fanello, accompagnati da un ex professore di educazione fisica che insegnava nel nostro Istituto e un geologo che ci ha spiegato le caratteristiche del territorio.

Un'altra uscita è stata quella a Orvieto, molto interessante per i tanti compagni che abitano lontano, che è stata organizzata da ragazze e ragazzi della scuola un po’ più grandi di noi ed è stata una passeggiata per Orvieto molto interessante e vivace, durante la quale abbiamo visitato i monumenti principali come il Duomo, il palazzo del Capitano del Popolo, San Domenico e piazza Sant’Andrea, ma abbiamo anche visto come prendere la funicolare, fare i biglietti e muoverci per la città.

peer9 20221007La peer education ci ha aiutato a conoscerci anche grazie alle attività organizzate dai ragazzi del quinto all’interno delle nostre classi. Abbiamo allestito alcuni cartelloni con le nostre mani disegnate sopra. Sulle mani abbiamo descritto la nostra esperienza dell’accoglienza scegliendo una sola parola significativa che potesse trasmettere le nostre emozioni. È stato bellissimo lavorare e divertirci insieme a loro. Ci siamo sentiti felici e un pochino quasi a casa. Ci auguriamo che questo progetto dell’accoglienza continui perché ci ha aiutato molto a socializzare con gli altri e siamo convinti che chi sta bene può far star bene anche gli altri.

Vorremmo ringraziare questi ragazzi per tutte le attività bellissime che ci hanno fatto fare. Ci siamo trovati veramente bene con loro, sono stati super disponibili e gentili. Ringraziamo anche tutta la scuola per averci dato questa opportunità. Grazie mille a tutti.

Gli studenti della classe 1IT2