SCIENCENET LOGO verticaleLe studentesse e gli studenti delle classi 4SA1, 4SA2 e alcuni studenti della classe 5SA1 hanno partecipato a NET, un progetto nato con l’obiettivo di creare una rete attiva fra scienza, cultura e società.

Il progetto si inserisce nella cornice della Notte europea dei ricercatori, che quest’anno si celebra il 27 novembre 2020.

 

Si tratta di un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea che dal 2005, ogni anno, coinvolge migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei. L’obiettivo è quello di creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante.

I2l progetto NET prevede diversi eventi promossi per le scuole. Il nostro istituto ha partecipato a un’interessante iniziativa dal titolo “Terremoti: la storia ci insegna il futuro”. Si tratta di un’attività laboratoriale in streaming sui fenomeni sismici basata sulla metodologia EAS (Episodi di Apprendimento Situato). Tale metodologia prevede una fase preparatoria (webinar e spiegazione della consegna), una fase operatoria (creazione di un elaborato digitale) e una fase ristrutturativa (discussione e debriefing). 

Durante una diretta streaming è stata proposta agli studenti una lezione esplicativa sullo studio dei terremoti storici, finalizzata alla comprensione della metodologia utilizzata dai ricercatori sismologi per la ricostruzione degli eventi sismici del passato. I ragazzi sono passati poi a studiare alcuni terremoti significativi della propria regione per poi creare un elaborato digitale sotto forma di mappa interattiva. Gli elaborati sono stati poi inviati alle organizzatrici, la dott.ssa Giovanna Lucia Piangiamore e la dott.ssa Alessandra Maramai e, durante la fase finale, gli elaborati sono stati presentati e discussi online in una classe virtuale allargata a Istituti di tutta Italia. L’evento ha coinvolto 10 classi delle scuole secondarie di primo grado (12 professori, 181 studenti e 20 elaborati digitali) e 13 classi delle scuole secondarie di secondo grado (6 professori, 260 studenti e 20 elaborati digitali).

L’applicazione della metodologia EAS alla macrosismica si è rivelata uno strumento efficace per rendere un tema scientifico complesso fruibile agli studenti, frammentandolo in microapprendimenti dei concetti chiave.

1L’iniziativa è stata particolarmente significativa poiché ha avvicinato i ragazzi al mondo della ricerca, favorendo l’acquisizione personale dei contenuti trattati insieme agli esperti e consentendo la comprensione di come il passato sia un’importante chiave di lettura per ridurre l’impatto di eventi futuri.

 

Questo è il programma dell'iniziativa.

Ecco il video dello streaming con l'intervento dei nostri alunni.

 

 

ingvSeguono le testimonianze di alcuni degli studenti che hanno preso parte al progetto:

Un progetto interessante su un tema di cui spesso non si è informati o si sottovalutano gravemente i rischi. (Vincenzo, 4SA1)

Il progetto è stato molto interessante e utile, in quanto ci ha dato la possibilità di partecipare a un lavoro di ricerca riguardo i terremoti. Sicuramente ci ha fatto capire quanto sia importante sapere ciò che accade intorno a noi, per questo la ricerca è fondamentale, in quanto conoscendo bene il passato, soprattutto quando si parla di terremoti, sappiamo cosa potrebbe succedere in futuro e quindi rischiare molto meno. (Adele, 4SA1)

Personalmente mi è piaciuto molto, anche perché ha permesso a noi ragazzi di conoscere meglio quell’ambito e ci può far capire se in futuro potrebbe interessarci lavorare in questo campo. (Ilaria, 4SA2)

Si è trattato di un progetto molto bello e interessante. Ci ha fatto cimentare nell’ambito dello studio dei terremoti proprio come dei veri e propri sismologi. Da non sottovalutare la conoscenza di nuovi strumenti ed esperienze che un giorno potrebbero essere le basi del nostro lavoro. (Sabrina, 4SA1)

Abbiamo avuto modo di imparare cose nuove, interessanti e inerenti al nostro programma scolastico ma abbiamo anche imparato come attivarci in modo da lavorare insieme nel modo migliore e più efficiente. (Davide, 4SA1)

L’ho trovato un progetto molto interessante che ci ha permesso di vedere una materia in modo diverso da quello strettamente scolastico e sicuramente più coinvolgente. Ho trovato molto bello lo studio dei terremoti sul nostro territorio e dei danni causati. Un altro punto a favore è sicuramente lo stimolo creativo che il progetto ci ha dato. (Michele, 4SA2)

Il progetto Notte Europea dei Ricercatori 2020 è stato veramente interessante, sia per la diversità dai soliti progetti, sia per il tipo di approccio. E’ stato molto pratico: abbiamo dovuto utilizzare una piattaforma mai usata per gestire i dati sui terremoti e abbiamo lavorato in team. Lavorando in squadra ci siamo anche divertiti nel trattare un argomento che comunque sia è molto delicato e questo ha reso meno pesante il lavoro. La scienza mi appassiona molto e per questo spero di fare altri progetti di questo tipo il prima possibile! (Andrea, 4SA1)