I due fasci che percorrono i bracci dell'interferometro di Michelson sono tra loro ``coerenti'' perché prodotti dalla stessa sorgente: le frange saranno visibili purché la differenza di percorso della luce nei due bracci sia più piccola della lunghezza di coerenza della luce utilizzata.
La lunghezza di coerenza è pari a volte il tempo di coerenza (essendo la velocità della luce).
Il tempo di coerenza
rappresenta la durata media delle oscillazioni perfettamente sinusoidali
dell'onda elettromagnetica ed
è semplicemente legato alla
monocromaticità della radiazione dalla relazione di indeterminazione:
La lunghezza di coerenza può essere misurata con l'interferometro di Michelson misurando lo spostamento dello specchio mobile che porta dalla comparsa alla scomparsa di una figura di interferenza: portando lo specchio oltre queste posizioni limite si osserva una illuminazione uniforme all'uscita dall'interferometro.
Michelson riuscì a osservare le frange di interferenza con la riga rossa a 643.8 nm del Cadmio per differenze di percorso di oltre 500000 lunghezze d'onda (circa 30 cm).
Le sorgenti laser hanno un grado di monocromaticità molto elevato: le lunghezze di coerenza di laser monomodo possono raggiungere le centinaia di metri o addirittura i kilometri. Questo fatto, unito alla elevata coerenza spaziale, rende particolarmente semplice visualizzare frange di interferenza con i laser.